F1 | Road to 2019 | Voci, novità, presentazione vetture e piloti | Stagione

Qualcuno però dovrebbe aver le palle di buttare fuori Verstappen, per vedere se hanno onestà intellettuale.
E credo che Leclerc abbia imparato, appuntamento al prossimo ruota a ruota

 

Io quando leggo sportfair non apro neanche gli articoli

Comunque lo disse anche marchionne sulla ferrari

 

Credete veramente che in quelle ore di attesa nessuno ha alzato il telefono per fare delle “velate” minacce per piegare il verdetto... se fosse stata cosi chiara la dinamica non serviva mica sentire i piloti e attendere le 20!!! Mah

 

Ciclicamente Red Bull minaccia di voler uscire dal mondiale, ma sono sempre li.
Non la prenderei troppo sul serio.

 

tra il dire e il fare ci passa il mare……..disse il tale

 

Se vabbè....

 

1. Un anno fa.
   Gran Premio d’Inghilterra.
   L’ultima vittoria di Sergio Marchionne nei panni di presidente Ferrari.
   Non sapevamo.
   Non potevamo sapere.
   Rammento che un po’ mi colpì non fosse arrivata una dichiarazione del numero uno della azienda, a corredo dell’impresa.
   Era però successo anche poche settimane prima, in Canada.
   Immaginai che, banalmente, Marchionne non aveva più bisogno di auto celebrazioni, visto che Seb ormai vinceva spesso.
   E invece la verità era tristemente diversa.
   Dodici mesi dopo la scomparsa di un personaggio che, qualunque sia il giudizio sul suo operato, certamente ha cambiato la storia delle relazioni industriali in Italia e non solo in Italia, dodici mesi dopo la morte, dicevo, in questa sede a me interessa una valutazione sul suo operato in veste ferrarista.
   Un poco ci eravamo conosciuti, grazie alla cortesia di Stefano Lai.
   Marchionne non sapeva granché di Formula Uno. Era un mondo, anche fatuo, che a lungo aveva osservato da lontano, anche con un certo fastidio (gli eccessi di talune retribuzioni manageriali non lo lasciavano indifferente, per dire).
   Aggiungo che talune sue convinzioni (l’organizzazione orizzontale, la valorizzazione delle risorse interne alla azienda) non so quanto abbiano retto alla distanza (anche perché, in sua assenza, è venuta meno l’energia per implementarle, certe scelte).
   In compenso, di una cosa sono sicuro.
   Sergio alla Ferrari da Gran Premio teneva tantissimo.
   Forse per necessità, visto che aveva usato i flop in pista per mandare a casa Montezemolo.
   Ma ci teneva, io credo, anche perché si era innamorato del giocattolo.
   Il fastidio che provava dinanzi alla dittatura Mercedes era autentico. Così come non erano di parata le esternazioni nelle quali manifestava, anche platealmente, un disagio schietto dinanzi a modi e parole dei concorrenti.
   Beninteso, non vengo qui a proclamare che con Marchionne presidente Vettel e Leclerc sarebbero in vetta al mondiale.
   Mica funziona così. L’uomo ha commesso errori, il suo rapporto con Arrivabene era spesso inutilmente conflittuale quando un grande capo per essere tale deve anche saper delegare.
   Ma queste considerazioni non alterano la verità ultima.
   Dico invece che mi piacerebbe riscontrare, nei successori, la stessa partecipazione, lo stesso attaccamento alla causa.
   Per ora, non ci siamo.

https://www.quotidiano.net/blog/turrini/la-ferrari-e-lultima-vittoria-di-marchionne-5.5822

 

Pienamente d'accordo al 101%!Alla Ferrari ed in generale (leggasi FCA) serve un capo con le balle quadrate (anzi cubiche) come le aveva Marchionne!

 

beh mi pare che quello che c'è ora sia un degno sostituto no……...

 

Perchè c'è "Qualcuno" ora?

 

ecco un altro che fa parte del complotto:

Interpellato sull’episodio che ha deciso l’ultimo Gran Premio d’Austria, nono appuntamento di questo mondiale 2019 di Formula 1, Sebastian Vettel si è schierato dalla parte dei commissari che hanno deciso di non penalizzare Max Verstappen, sottolineando come quest’ultimo debbano prendere delle decisioni a favore dello sport e non al contrario.

Secondo il tedesco, quindi, la scelta di non penalizzare l’alfiere della Red Bull è stata corretta, visto che i piloti non vanno considerati come bambini. Per quanto riguarda i due successi sfiorati in Canada e in Austria, invece, Vettel ha voluto guardare il bicchiere mezzo pieno, evidenziando come la Rossa stia lavorando nella giusta direzione.

 

dubito che lo avrebbe detto nel suo caso visto il suo comportamento;
ma per il caso in questione, visto che qualcuno parlava di "complotto" ( il giornale dei ferraristi autosprint ne è un esempio)ai danni della ferrari, ha cercato di riportare la questione al livello sportivo chiudendo le dietrologie poco ....fondate,
bye

 

Autosprint per quanto da me letto ha solo evidenziato la disparità di giudizio, cosa innegabile.

 

autosprint è un giornale di parte;
un titolo :" sono contro la ferrari " è indicativo;
il solito complottismo di chi, per fede o opportunismo,( evidentemente contano le copie vendute) si schiera come desiderano i sostenitori, i quali trovano conforto alle loro tesi;
se avessero vinto nessuno avrebbe osato gridare al complotto; se anche un pilota ferrari dice certe cose...
a meno che, come detto, anche vettel, non faccia parte del complotto ....
ma tutto è possibile;
saluti

 

Diciamo che quanto a faziosità e visione di parte se la giocano con molti forumisti sparsi per la rete.
Comunque Leclerc ha dichiarato che a lui ke ruotate e gli scontri maschi piacciono: della serie, basta che ci dite cosa si può fare e siate coerenti.

 

E' abbastanza palese che certi giornali giocano a fare il titolone. Come non è raro che testate giornalistiche diverse interpretino la notizia in base al loro interesse.
Il complotto è oggettivamente esagerato, ma allo stesso modo è oggettivo che ci sia stato un diverso metro di giudizio nel valutare le due situazioni. E siccome la decisione presa è sempre stata contro Ferrari, ci stà che qualcuno invochi al complotto, anche in virtù di alcune decisioni passate. Che poi non esista nulla di tutto ciò è tutta un'altra questione.

 

Mi pare.che nessuno abbia mai parlato di complotto comunque, solo di una diversa influenza che hanno alcune scuderie rispetto ad altre nei giudizi arbitrali.

 

Che è poi quello che dovrebbe succedere sempre. Non ci sarebbe neanche bisogno di chiederlo