Sì esatto, riguardo al possedere un’auto elettrica però a mio modo di vedere, c’è da fare una considerazione , come detto sopra sarebbe un’ottima soluzione per chi vive in città e sporadicamente si sposta fuori città , il problema nasce nel fatto che per ricaricarla o si è dotati di garage con possibilità di allacciamento elettrico indipendente, oppure bisognerebbe installare centinaia se non migliaia di colonnine nei parcheggi pubblici. La prima è un’ipotesi molto dispendiosa per il singolo, basti guardare quanto costa mediamente un garage a Milano, e non tutti hanno il contatore elettrico indipendente, la seconda ipotesi un investimento molto importante per la comunità. Per chi abita fuori da un centro urbano, dove avere a disposizione una presa elettrica privata dove si parcheggia l’auto è più facile (garage o posto auto più economici), l’utilizzo di un’auto full electric è ancora troppo limitante. Insomma un bel casino
Parlo per esperienza personale di utilizzo a San Francisco dei Segway (quindi non monopattini): sia in salita che in discesa (comprese le colline più ripide) funzionano perfettamente senza alcun problema e danno una grandissima sensazione di sicurezza. Questo per dire che la tecnologia è sicuramente matura, basta applicarla.
Il Segway di cui parli tu è quello con le ruote appaiate in parallelo (quello che sta in piedi da solo), il quale ha un motore decisamente più potente, ma costa anche di più (intorno ai 5.000€ in Italia, prezzo di qualche anno fa). Il Segway monopattino (http://it-it.segway.com/prodotti/ninebot-by-segway-kickscooter-es2-it), invece, altro non è che un monopattino elettrico, del valore di poche centinaia di euro, molto meno potente e più semplice nella tecnologia.
Beh, non male nel senso che non lo rifarei: è divertente ed in qualche modo "giovane", ma come dicevo quelle ruote piccole piccole e la scarsa visibilità (gli automobilisti non ti vedono) quando occupi la sede stradale non ne fanno il mezzo più sicuro del mondo. Io mi ci sono divertito, ma l'amico che ne ha preso uno con me a Lisbona, dopo esserci inerpicati per una viuzza lastricata di sanpietrini mi ha obbligato ad abbandonarli in alto e rientrare col tuc-tuc.
La scarsa visibilità però non la capisco. Il 90% delle biciclette non ha luci adeguate. Questi hanno led davanti e dietro. Di giorno la sagoma è superiore a una bici, frontalmente.
Ennesima conferma di come i blocchi del traffico sia tutto fuorché una misura efficace nella riduzione dell'inquinamento. https://www.corriere.it/dataroom-mi...4eb39bde-39f5-11e9-a27a-3688e449a463-va.shtml
e ritorniamo al discorso riscaldamento. le politiche locali sono tutte sbagliate. non ti fanno mettere una caldaia autonoma (o comunque ne scoraggiano l'impianto) perchè inquina di più ma con il riscaldamento autonomo sfido chiunque a tenerlo sempre acceso, come quello centralizzato. e comunque con la tecnologia di temporizzatori e sensori sicuramente è più efficiente di quello centralizzato.
Magari qualcuno è in grado di svelare l'arcano: nelle varie circolari di blocco del traffico il Lombardia sono riportata queste frasi: "Dal 1° ottobre 2019 Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione > 0,0045 g/km" "Dal 1° ottobre 2022 Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione <= 0,0045 g/km" Ora, guardando il mio libretto di circolazione il campo V.5 riporta il valore 0,000 Come devo interpretare questo dato? Che sono dentro i limiti fino al 2022 oppure viene considerato come valore mancante e non potrò circolare già dal prossimo ottobre? Grazie in anticipo a chi saprà illuminarmi.
questa è bella, probabilmente al momento dell'immatricolazione non era obbligatorio riportare tale valore, dico forse, credo sia meglio sentire in concessionaria in quanto non credo sia un caso isolato, oppure come potrebbe essere capitato tale valore viene recepito dalla legge regionale ma non dalla ministero
La mia interpretazione è che il valore è stato misurato, altrimenti il campo sarebbe vuoto (come per altri parametri)
Concordo con Gianfry_TO: se il libretto di circolazione riporta una valore (seppur pari a zero), significa che se al di sotto del limite di esclusione (> 0,0045 g/km) pertanto puoi circolare. Se invece un valore pari a zero fosse indicativo di una mancata misurazione ed indicazione sul libretto, non vedo perchè dovrebbero farti la multa o impedirti di circolare. E' come se dicessero che per entrare in un detto locale ci vogliono più di 18 anni, indicati nella carta d'identità, ma poi lo stato avesse emesso alcune carte d'identità prive dell'età anagrafica/data di nascita.... o cambiano la norma, o cambiano le carte d'identità! Mica è colpa tua! Semmai mi chiederei se quello sia l'unico parametro da rispettare o se ne esistano altri indicati altrove. Magari la norma è più esaustiva e prescrive qualcosa nel caso in cui il libretto non riporti tale valore.
Nel caso in cui non sia riportato il valore (è specificato assenza di valore, nel mio caso il valore c'è) servirebbe il certificato di omologazione rilasciato dalla BMW: Euro 4 diesel con FAP di serie e senza valore nel campo V.5 carta circolazione (In assenza di valore nel campo V.5, è possibile dimostrare la conformità alla disciplina di Area B attraverso il certificato di omologazione rilasciato dalla casa produttrice del veicolo) Nel frattempo ho provato a scrivere alla casa madre attraverso il form presente sul loro sito, spero rispondano.
Sinceramente che un valore di emissioni sia pari a zero lo trovo impossibile, sai il marketing che storie ci monterebbe sopra, è più probabile che al momento dell'immatricolazione non era obbligatorio riportare quel valore, anche se presente tra i vari dati necessari per avere l'omologazione del motore