non tutti prendono certa roba per oro colato...anche prima di aver letto il codice:wink: e comunque, come già detto da altri, la riflessione indotta sui temi che suggerisci è stata senz'altro forte di primo acchito, ma mi è parso seguisse l'onda di una moda, con il conseguente decadimento temporale. di dan brown apprezzo la capacità di scrivere in modo avvincente e scorrevole. a proposito del Nome della Rosa...che dite delle differenze tra libro e film?
quoto la parte in rosso, mentre dissento da quella in verde. come accade per la storia, solo il tempo riesce a dare una connotazione di oggettività ai pareri sia degli addetti ai lavori (critici letterari e soprattutto accademici) che ai lettori comuni. comunque non possiamo ignorare che esistono dei criteri di valutazione formatisi con lo studio della letteratura mondiale, e soprattutto delle opere oggi considerate "classici", che consentono perlomeno di effettuare una prima valutazione... :wink:
A mio avviso D.B. è un autore molto acuto che ha compreso come il mix di mistero, suspence e temi ad elevato impatto popolare possano generare facilmente successi di portata globale. Come diceva Lizzy un'abilissima operazione commerciale quindi secondo determinati parametri apprezzabile. La qualità della sua narrativa è imho scadente. Potrebbe però anche dipendere dalla traduzione.
Comunque sia e al di là del valore come scrittore di Brown, nel primo film emergeva una certa mancanza di feeling tra i due attori protagonisti, lei peraltro insopportabile con quell'accento idiota. Questa assenza di "complicità" ha, a mio giudizio, inciso negativamente sul risultato finale del'opera, che potrebbe esser stato migliore. Questo di Angeli & Demoni spero almeno sia un cast migliore, più affiatato, visto che la storia in sè è anche intrigante, ma solo fino a poco prima del finale, che nel romanzo è a dir poco assurdo....
Uhm. Dissento Dan Brown fa riflettere solo chi certe cose non le sa già. Alla fine a me non è sembrata una novità assoluta che la Chiesa abbia in più occasioni usato la potentissima arma del terrore per esercitare il suo potere. Ma è la storia che lo dice non Dan Brown. Non uccidetemi ma secondo me certi libri funzionano solo perchè il livello di ignoranza (letteralmente traducibile come "non conoscenza di un argomento", non voglio offendere nessuno, sia chiaro) è davvero elevato... Ma alla fine i due non amoreggiano nemmeno??? Pensavo ci fosse almeno un bacio mentre si buttavano a terra dopo l'esplosione
La "non conoscenza di un argomento" è cosa ahime diffusa, nessuno è tuttologo e tutti abbiamo da imparare. Il merito di autori come Dan Brown è di indurre in riflessione molte persone che altrimenti non lo farebbero. Gli spunti sono sempre ben accetti per iniziare approfondimenti. Comunque non faccio molto testo, perchè a me sono piaciuti tutti e 4 i suoi libri, e coprerò il V sulla fiducia. Non dimentichiamoci che quando si parla di 2000 anni fa, non ha senso avere certezze; semplicemente si parla di fonti diverse, poche cose sono dimostrabili scientificamente.
infatti verissimo! e ci sta per la riflessione, purchè non i suoi libri non siano presi come il Vangelo, tutto qui
Bello il film, anche se preferisco di gran lunga il libro...molto più avvincente...come accade del resto per tutti i film tratti da un romanzo...perdono un pò della loro magia...
è ovvio che i film perdono sempre qualcosa rispetto al libro... un film si svolge in 2 ore mentre un libro si legge in molto più tempo... aivoglia a descrizioni... per fare un confronto equo bisognerebbe girare il film con durata pari a quella necessaria a leggere il libro. cmq il film mi è piaciuto moltissimo
ahhhh... finalmente qualcuno che sa la storia di quel furto! http://www.cesnur.org/2005/mi_02_03.htm di massimo introvigne che è pure uno Storico ed uno Studioso con la S maiuscola...
L'unico film che, secondo me, ha riproposto molto fedelmante il romanzo da cui è stato tratto è "Andromeda" di Robert Wise tratto dal romanzo del compianto Michael Crichton:wink:
Ieri poi mi son scordato di dirvi. Martedì sera ho visto A&D. A me è piaciuto. Effettivamente, coenm del resto nel libro, la "camerlengata" con con violo pindarico ha del ridicolo, ma nel complesso, sia come trama, sia come descrizione degli ambienti, sia come suspance, a mio avviso, ci siamo. Mica è semplice, èh, metters u pellicola un libro, cercando di esser quanto piùù ttinenti alle pagine (si deve immaginare la scena descritta dal libro e renderla realtà). Si insomma, mi è proprio piaciuto. ps: ricordo male, o nel libro, Langdome prima va a Ginevra e poi a Roma? ma non viaggiava con il jet "supersonico"?
Quoto!:wink: A proposito: qualcuno ha visto, ieri sera, "La storia siamo noi" su Rai 2? Minoli ha fatto una puntata sul film... Per me è stata interessante.