Finalmente ci siamo: l’attesissima Bugatti Veyron è pronta per la produzione e ha già centrato il principale obiettivo del progetto, quello che fin dalla presentazione del primo prototipo, che risale addirittura al 2000, aveva affascinato gli appassionati di tutto il mondo, ossia superare la soglia dei 400 km/h. Un esemplare perfettamente stradale della vettura ci è riuscito nei giorni scorsi in Germania: sul circuito di prova Volkswagen di Ehra-Lessien, infatti, ha raggiunto l’incredibile velocità di 407 km/h! E non si è trattato di uno dei tanti test segreti condotti negli ultimi mesi, ma di una prestazione ufficiale, certificata dal TüV. Un “mostro” di tecnologia Come ricorderanno i lettori di Infomotori.com, che in passato ha già presentato la Veyron quando era ancora un “semplice” prototipo, questa supersportiva che segna la rinascita del marcio Bugatti sotto le ali protettrici (e i capitali) del Gruppo VW rappresenta un vero e proprio concentrato di tecnologia. Quasi scontato, oggi, la presenza di un telaio in fibra di carbonio, che infatti è solo una dei tanti segreti della vettura. Il più stupefacente, con ogni probabilità, è il propulsore. Si tratta infatti di un sedici cilindri, con questi ultimi disposti su quattro bancate che descrivono una doppia V: una soluzione costruttiva decisamente originale, che ha consentito di ottenere dimensioni compatte, paragonabili a quelle di un normale V12. Insomma, il principio è quello già sperimentato con successo con il W12 che equipaggia A8, Touareg e Phaeton, ma in questo caso i numeri sono davvero straordinari. Con una cilindrata di 8 litri e 64 valvole, il propulsore eroga ben 1001 CV e la stratosferica coppia di 1.250 Nm a 6.000 giri! Numeri da record, resi possibili dall’adozione di ben quattro turbocompressori: rispetto a una più tradizionale soluzione biturbo, in questo modo i tecnici hanno potuto utilizzare turbine più piccole e quindi minimizzare il ritardo di risposta tipico dei propulsori sovralimentati, ma senza rinunciare ad un’elevatissima potenza massima. A titolo di curiosità, Infomotori.com segnala che a introdurre la soluzione dei sedici cilindri era stato proprio Ettore Bugatti, sulle Type 45 e Type 47 del 1928, prendendo spunto dal propulsore di un aeroplano: all’epoca, naturalmente, era stata adottata un’architettura più tradizionale a V, ma i risultati erano stati ugualmente sorprendenti, con una potenza di ben 250 CV. Tornando alla Veyron, è evidente che un simile “cuore” richiede un’impiantistica all’avanguardia, degna delle sue prestazioni straordinarie: la circolazione dell’olio, ad esempio, avviene con un carter secco particolarmente piatto, con pompa di recupero a quattro fasi che aspira l’olio e ne regola il flusso in tutto il motore. Una soluzione, questa, fino ad ora impiegata solo sui propulsori di Formula 1. E ancora, la variazione elettroidraulica degli alberi a camme è possibile a ogni regime, per assicurare in qualsiasi circostanza una risposta istantanea all’acceleratore e un comportamento molto regolare. La stratosferica potenza e coppia motrice a disposizione sono scaricate al suolo attraverso un sistema di trazione integrale permanente, ma il vero gioiello del reparto trasmissione è il cambio. Si tratta infatti di un’applicazione estrema del sistema DSG con doppia frizione, in questo caso con sette marce e dimensionato per reggere alle straordinarie sollecitazioni provenienti dal propulsore. I passaggi da un rapporto all’altro avvengono in soli 0,2 secondi e possono essere comandati dagli ormai immancabili bilancieri dietro il volante o agendo in modo sequenziale sul comando del cambio. L’accelerazione? Ai lettori di Infomotori.com basti sapere che partendo da ferma la Veyron raggiunge i 300 km/h in soli 14 secondi! Uno sviluppo difficile In Bugatti giurano che i primi esemplari di questa esclusiva supercar saranno consegnati entro la fine del 2005 e l’auspicio è che questa volta siano di parola, dal momento che il progetto ha accumulato circa due anni di ritardo rispetto ai piani iniziali, con grande dispiacere per i ricchissimi clienti che avevano già concesso un generoso anticipo sul prezzo da record – l’ennesimo – della Veyron: ben 1 milione di euro! I tecnici, infatti, hanno dovuto confrontarsi con problematiche del tutto inedite, dal momento che non era mai stato realizzato un propulsore stradale con simili valori di coppia e potenza massima. A creare particolari problemi, secondo numerose voci arrivata alla stampa specializzata nei mesi scorsi, sono stati soprattutto la resistenza e il surriscaldamento del gruppo motore-trasmissione, ai quali è stato posto rimedio rivedendo il dimensionamento di alcune componenti. Ma come la proverbiale coperta sempre troppo corta, questo ha comportato altre difficoltà, sotto forma di un peso eccessivo per una supercar estrema: anche dopo una severa dieta dimagrante e a dispetto dell’impiego di fibra di carbonio e altri sofisticati materiali, infatti, il peso della Veyron è di circa 2 tonnellate, contro i circa 1.300 kg della Ferrari Enzo. Insomma, non proprio un fuscello, con dubbi ancora da chiarire sull’effettivo comportamento su strada, dal momento che come hanno insegnato le già mitiche Enzo ed MC12 una vera supersportiva non è semplicemente un motore dalla potenza mostruosa con quattro ruote attorno… Un classico in chiave moderna Di fronte ai numeri da capogiro della Veyron, per una volta ad Infomotori.com abbiamo lasciato per ultime le considerazioni estetiche. Del resto anche il design della carrozzeria ha risentito della “lotta” dei tecnici contro i surriscaldamenti continui in fase di sviluppo. L’adozione di una meccanica tanto straripante e di componenti adeguatamente dimensionate ha infatti imposto una carrozzeria piuttosto massiccia nella zona posteriore, con ben quattro prese d’aria di generose dimensioni, due sulle fiancate e altrettante sopra il lunotto. Il frontale, da parte sua, sfoggia una rivisitazione in chiave moderna del mitico radiatore a ferro di cavallo, da sempre elemento distintivo delle Bugatti, e un cofano piuttosto corto, dal quale prendono forma l’ampio parabrezza fortemente inclinato e i generosi passaruota anteriori, in evidenza. La vista laterale è invece caratterizzata dal finestrino di ridotte dimensioni e dal raccordo tra l’abitacolo e la zona posteriore, più larga rispetto alla parte centrale del corpo vettura. Molto pulito, infine, il design della coda, nella quale spiccano i quattro gruppi ottici circolari, il generoso scarico centrale di forma quadrangolare e l’alettone a scomparsa che si alza automaticamente alle alte velocità per assicurare la necessaria deportanza. Nell’insieme il design non presenta evidenti cadute di stile, tuttavia secondo Infomotori.com non riesce nemmeno a suscitare quella sensazione di autentico stupore che si prova osservando altre spettacolari supercar estreme, come le già citate Enzo ed MC12, la sofisticata Carrera GT o l’esotica Koenigsegg. Non va dimenticato, per altro, che le Bugatti sono sempre state auto non solo molto sofisticate, ma anche eleganti: quindi si tratta forse di un risultato voluto, anche se la zona posteriore piuttosto massiccia sembrerebbe smentire, almeno in parte, questa considerazione. Infine, la riproposizione in chiave moderna di alcune soluzioni tipiche del passato è più evidente nell’abitacolo, dove il design innovativo della plancia – questa sì davvero elegante – e la sofisticata strumentazione in dotazione convivono con raffinati rivestimenti in pelle e soprattutto con scelte dal gusto retrò come gli intarsi in alluminio satinato. Al di là delle considerazioni estetiche e sull’effettivo comportamento stradale di una supercar da due tonnellate, comunque, Infomotori.com è certo che con i suoi 407 km/h di velocità massima la Veyron si è già guadagnata un posto nella storia dell’automobile.
appunto... io avevo sentito che aveva GROSSI problemi di tenuta di strada... e a quanto pare ancora adesso non danno grandissime certezze sotto questo punto di vista..
Secondo me 1 Milione di Euro in una macchina così è buttato nel cesso... A parte che esteticamente non mi pare proprio bella ... E poi che tecnologia servirà mai per tirare fuori 1000 cv da un 8000 con 4 Turbine ????? Solo il motore peserà 400 kg......e infatti si è visto il peso totale 2000 KG.........ASSURDO PER UNA GT !!!! Sono capace anche io .... Lubrificazione a carter secco ..capirai........il V10 della M5/M6 ne ha 4 di pompe dell' olio Una macchina così non va bene ne in strada ne in pista.. In strada non riesci a dare il gas , in pista non riesci a frenare e a fare le curve col peso che ha... Sempre che si riesca a farla stare appoggiata a terra con i problemi aerodinamici che hanno avuto SOLO NA GRANDE SBORONATA !!!
però per gli sceicchi arabi è l'ideale p.s. se devo spendere quella cifra mi compro una M3 GTR oppure una Mercedes CLK GTR (ho avuto la fortuna di vederne passare una ed è una figata incredibile!!!) non avranno 1'000cv e non faranno i 400 all'ora ma secondo me sono molto ma molto più divertenti da guidare!
Certo ke comprare un'auto da 1Milione di Euro, ke fà 407km all'ora e nn avere neanche la certezza ke sia affidabile, nn è ke c'è da stare allegri!!! Avevo letto tempo fà ke coloro ke acquistavano questa macchina, dovevano firmare un pezzo di carta x le responsabilità se succedeva qlcosa........nn ricordo bene di preciso, ma era qlcosa del genere......forse qlcuno si ricorderà meglio, sempre x la storia dei famosi 400all'ora!!!
Ma che vada a cagare la VW... Quella macchina doveva nascere nel 2002 e, causa rotture nei test hanno sempre rimandato la vendita! 1 Milione di euro? BMW M3 GTR oppure CLK DTM