BMW Motorrad International GS Trophy Southeast Asia 2016: Giorno 6. L’avventura più dura di tutto il torneo BMW Motorrad International GS Trophy.
C’era una tensione palpabile a colazione questa mattina. Le parole del maresciallo capo Tomm Wolf erano ancora ronzio nelle orecchie dei piloti, che erano stati avvertito che li aspettasse una giornata seriamente dura, ma alla fine gratificante, in cui il lavoro di squadra, il supporto e la guida intelligente avrebbero fatto da padrone.
E’ stata una partenza anticipata dal bivacco a Khun Tan questa mattina, e con i punti totali così vicini, c’era molto da guadagnare o da perdere durante questo importante penultimo giorno di gara.
E’ arrivata la prima speciale dopo 27 chilometri lungo la pista. E che speciale!
In sostanza una sezione singola del tracciato di 10 chilometri; in realtà un rottura di reni di due ore sui terreni più accidentati ancora mai visti ad una temperatura di 37 ° C ed umidità elevata.
I piloti hanno affrontato una successione infinita di percorsi, cosparsi di rocce taglienti e ripide che non perdonano, sentieri che sarebbero abbastanza difficile su una piccola moto da enduro, quindi un vero e proprio test su una potente moto come la BMW R 1200 GS. I piloti top, abbagliati dal “demone” della competizione e spesso vittoriosi sulle ripide salite dei giorni precedenti, sono stati in genere costretti a parcheggiare le loro moto e correre giù per le piste scivolose per aiutare i loro compagni di squadra meno fortunati: la differenza tra successo e fallimento può esser nascosta anche nella più piccola radice dell’albero non visto, o in una roccia sporgente. I temi qui erano cameratismo e spirito di squadra, e solo facendo arrivare tutti i tuoi compagni in cima alla collina si sarebbero assegnati punti. Nella parte superiore, una discreta ricompensa: un periodo di riposo e di recupero delle energie sulle ombreggiate rive di un lago di montagna.