MINI Living – Do Disturb: al Salone del Mobile di Milano, il brand inglese porta la sua idea di “Uso creativo dello spazio”.
MINI Living – Do Disturb: al Salone del Mobile di Milano, il brand inglese porta la sua idea di “Uso creativo dello spazio“. Ora, con l’installazione “MINI LIVING”, MINI sta dimostrando – durante il Salone del Mobile 2016 a Milano – come questo principio può essere applicato anche ad uno spazio di vita urbano. MINI LIVING affronta una delle sfide più urgenti della vita urbana – la carenza di alloggi attraenti a prezzi accessibili – e offre una potenziale soluzione sotto forma di un moderno concetto condiviso-vivente.
Esther Bahne, responsabile della Brand Strategy e Business Innovation MINI, commenta così:
“MINI è sempre stato un marchio tipicamente urbano, un marchio per la città, e questo è anche il luogo dove molti dei nostri clienti vivono. Dobbiamo adottare un approccio olistico per la città e pensare a soluzioni che siano rilevanti per le esigenze delle persone che vi abitano. Questo è ciò che l’installazione MINI Living racchiude”.
Condividere significa di più per tutti.
I centri di installazione su un appartamento di 30 metri quadrati che fa parte di un micro-quartiere di appartamenti simili (gli altri appartamenti sono solo suggeriti in numero nell’installazione). Moduli impilabili e scaffalature formano le pareti dell’appartamento. Integrati in questi moduli vi sono una varietà di caratteristiche e sistemi come la cucina, un banco di lavoro ed un sistema audio. I ripiani possono essere aperti per dare accesso ai vari oggetti e funzioni. Aprendo all’esterno scaffalature differenti, lo spazio interno del appartamento può essere combinato e riconfigurato in molti modi diversi, fornendo il contesto adatto per tutti i tipi di attività spontanee ed esperienze uniche. L’estrazione dell’angolo cottura ed un sistema musicale – per esempio – realizzano il set perfetto per una festa tra amici mentre si cucina.
MINI LIVING lavora sulla “condivisione” in un’avventura a sé stante.
Gli occupanti che fanno del loro spazio di vita individuale e funzioni condivisibili con la comunità più ampia, possono letteralmente “aprirsi” per l’interazione e le esperienze che non sarebbero possibili in uno spazio privato convenzionale.
Il responsabile del progetto MINI LIVING, Oke Hauser, commenta:
“Con l’installazione MINI LIVING , stiamo cercando di prendere parte ad un dibattito su future forme di vita condivisa. In città, sempre più persone devono condividere lo spazio che è sempre più risicato. Vediamo un grande potenziale in questa situazione per rendere la vita urbana più comune e conviviale. L’installazione combina entrambi i lati dell’equazione all’interno di un design compatto: è sia un rifugio di privacy sia anche un’interfaccia per la comunità più ampia “.