McLaren Senna | Información general hace 2 horas | Mario Garcés (@mgarces83) El McLaren Senna es un deportivo de dos plazas con motor central de 800 caballos, tracción trasera y chasis hecho de fibra de carbono. Está diseñado para un uso intensivo en circuito, pero puede rodar por carretera. Su producción está limitada a 500 unidades. Su nombre rinde tributo al del piloto de Fórmula 1 Ayrton Senna, que compitió con monoplazas de McLaren, entre otros fabricantes. El motor es de ocho cilindros en uve, tiene 4,0 litros de cilindrada, está sobrealimentado por dos turbocompresores y va colocado en posición central. Da 800 caballos de potencia máxima, 800 Nm de par máximo y mueve las ruedas traseras. Tiene lubricación por cárter seco y cigüeñal plano. La toma de admisión está ubicada en el techo del coche, y el sistema de escape está hecho de titanio e inconel (una aleación de níquel y cromo). La transmisión es de tipo doble embrague, tiene siete marchas y se puede manejar de forma manual con unas levas tras el volante, «optimizadas para ser usadas con o sin guantes de competición». El conductor puede elegir cuatro modos de conducción: Comfort, Sport, Track y Race (este último se activa desde un botón aparte; imagen). Con una potencia cercana y motor central, una alternativa a este deportivo es el Lamborghini Aventador S (740 CV), aunque es un vehículo menos radical. También el Ferrari 812 Superfast (799 CV), que tiene motor delantero y un planteamiento más propio de gran turismo. El chasis es de tipo monocasco. Es una evolución del que McLaren emplea en el 720S, «el monocasco más fuerte jamás construido por McLaren para un vehículo legal». La dirección es de tipo electrohidráulica y la aerodinámica es de tipo activo: tiene un alerón móvil sobre el capó trasero, que varía su inclinación en función de las necesidades dinámicas y se despliegan por completo durante las frenadas para aumentar la capacidad de retención a alta velocidad. La aerodinámica del Senna produce fuerza vertical hacia abajo (algo común en vehículos de competición, pero no en deportivos para uso en carretera, cuya aerodinámica habitualmente está diseñada para minimizar la fuerza vertical ascendente que se produce a velocidad elevada). La suspensión es una evolución de la empleada en el P1. Es de tipo multibrazo, con doble horquilla por cada rueda, con amortiguadores hidráulicos de dureza regulable e interconectados entre sí, regulación en altura y un sistema hidráulico que sustituye a las barras estabilizadoras metálicas convencionales. Según McLaren, este sistema permite al conductor, a través de los mandos, obtener información sobre la dinámica del coche a cualquier ritmo de conducción, «incluso cuando la suspensión no está completamente cargada y las ruedas no están totalmente comprimidas». Los frenos tienen discos de tipo cerámico y las ruedas son unas Pirelli P Zero Trofeo R específicamente diseñadas para el Senna. Solo hay un diseño de llantas disponible, con cierre de tipo monotuerca. Algunos elementos aerodinámicos, así como los amortiguadores de gas de las puertas (que se abren hacia arriba) y algunas partes de los asientos, pueden ser pintados en cinco colores diferentes que McLaren denomina «temas». Dos de ellos son Azura Blue (el que aparece en las fotos) y McLaren Orange. McLaren dice que el diseño de las puertas, que se abren con una porción del techo incluida, está pensado para que los pasajeros quepan con cascos y ropa de competición. Precisamente esa parte superior, puede ser de fibra de carbono (de serie) u, opcionalmente, de cristal «para aumentar la sensación de espacio». McLaren ha prescindido de revestimientos en algunas partes del interior con el fin de ahorrar peso. Algunas piezas son de fibra de carbono, y los asientos, la consola central y el salpicadero pueden ir recubiertos de piel o Alcantara. El único compartimento para guardar equipaje está detrás de los asientos, «con espacio suficiente para dos cascos y dos monos de competición». Apenas hay mandos en el salpicadero. Toda la información se ve a través de una pantalla para la instrumentación y otra para el sistema multimedia.
Un bel mostro, tecnicamente molto interessante. Preferisco Ferrari e Lambo in luogo di questa. Non condivido il quadrante Twingo style e quel display touch tesla style.
linea troppo spigolosa...sembra una giapponese.. non mi piace per niente. il tablet verticale poi non si può vedere...orribile !
Per carità, è una P1 senza la parte ibrida, molto leggera e sicuramente con prestazioni mostruose, visto come viaggia la 720s, però due cose non mi piacciono assolutamente. 1. design 2. nomeclatura, potevano evitare di scomodare Senna per una vettura del genere...
Onestamente l’estetica non è l’elemento che me la farebbe escludere (potendo acquistarla). Il mio problema è che prima di lei Ferrari e Lambo sono molto più attraenti. McLaren è un marchio che non mi attira e non condivido l’idea di scomodare Senna.
le versioni "Senna", così come avviene con le Ducati, sono in edizione limitata e una parte del ricavo della vendita viene donato alla fondazione senna che si occupa dei bambini poveri in brasile...
McLaren Senna, la prima prova: esaltante e inarrivabile 800 cavalli, aerodinamica attiva e un peso limitato a 1198 kg, Prestazioni e personalità hanno dell'incredibile. L'abbiamo guidata, una specie di Everest a quattro ruote Roberto Gurian 26 giu - 22:14 mclaren senna 0 Facebook Twitter Bisogna davvero essere sicuri dei propri mezzi per battezzare un’automobile con il nome di Ayrton Senna. La sfida l’ha potuta e voluta raccogliere la McLaren, che partendo dalla base della 720S ha prodotto una supercar che ha l’ambizione di essere semplicemente la migliore sportiva mai prodotta. Tirata in 500 esemplari andati a ruba in una sola mezz’ora nonostante un prezzo base di 750.000 sterline (945.500 euro in Italia), la McLaren Senna è qualcosa di davvero speciale nell’universo delle automobili ad altissime prestazioni. Con orgoglio, possiamo dire di essere stati tra i pochissimi ad averla potuta guidare, non a caso sul circuito di Estoril. Sì, proprio quello dove Senna conquistò la prima vittoria in Formula 1, al secondo Gran Premio al volante della Lotus dopo un anno di passione, sudore e anche lacrime alla guida della Toleman. McLaren Senna, la prova all'Estoril: foto Con 800 cavalli, 800 Nm di coppia massima, l’aerodinamica variabile, i freni speciali e un peso limitato a 1198 kg, la McLaren Senna promette di far entrare in un’altra dimensione della guida. Per acclimatarci con la pista abbiamo provato per prima proprio la 720S, che in molti giudicano già come fantastica e quasi esagerata per le strade di tutti i giorni. In pista dà, naturalmente, grandi soddisfazioni ma basta davvero poco per capire che la Senna è qualcosa di eccezionale, una specie di Everest a quattro ruote. Prestazioni a parte, ha una tenuta incredibile, con un inserimento in curva rapidissimo e un avantreno preciso quanto il bisturi di un chirurgo. Sempre saldissimamente appoggiata sulle gomme anteriori, disegna le traiettorie volute alla perfezione. In modalità Race, lascia scivolare il posteriore se si esagera con l’acceleratore in uscita di curva. Ma, come su tutte le altre McLaren, il sovrasterzo di potenza non è improvviso e difficilmente correggibile ma progressivo e divertente da controllare. Nonostante 6” in meno nel tempo sul giro, la Senna è paradossalmente più facile da guidare della 720S anche se l’impressione è quella di essere al volante di una vera e propria auto da corsa. Il sound del motore è esaltante mentre il cambio a sette marce è velocissimo tanto negli inserimenti quanto in scalata. In fondo al rettilineo principale di Estoril si arriva in sesta facendo il solletico ai 280 all’ora, ma non ci sono problemi nel ritardare la staccata ai 200 metri per inserirsi in una curva a destra che si può affrontare anche in seconda marcia. I freni sono un altro gioiello della vettura progettata sotto la direzione tecnica di Carlo Della Casa, approdato ormai 8 anni fa nel Surrey dopo essersi fatto le ossa a Maranello. Dati alla mano, permettono di fermarsi in soli 100 metri quando si è lanciati a 200 km/h. I dischi carboceramici hanno subito una lavorazione speciale che ne migliora la resa e ha permesso di ridurne diametro e peso. Non dimentichiamoci comunque delle prestazioni, al di là di una velocità massima di 335 km/h. Anche grazie al V8 biturbo di 4 litri, la McLaren Senna accelera da 0 a 100 km/h in 2”8, da 0 a 200 all’ora in 6”8, da 0 a 300 km/h in 18”8. Il sistema di aerodinamica prevede deflettori ad incidenza variabile nei condotti dell’aria davanti ai passaruota anteriori e l’ala mobile dietro il cofano motore. Risultato: 800 kg di carico aerodinamico a 250 km/h. Peccato solo che della Senna ci sia rimasto solo il modellino…
Salve a tutti. Concordo sul fatto che le Mclaren abbiano meno fascino (ed in alcuni frangenti meno qualita') delle Ferrari , tuttavia questa Senna e' qualcosa di unico. Sorvolando sulla' aspetto estetico, si tratta di una vettura che al momento non ha rivali. Sul nuovo non c'e' una alternativa in alcun marchio perché la Chiron (sorvoliamo sul costo) e' un altro tipo di vettura, sull' "usato" si, ci sono le classiche hypercar P1-LaF-918 ma si tratta comunque di vetture tecnologicamente diverse. L' unica alternativa comparabile credo sia la Gumpert Apollo....quando si riesce a farci qualche km prima che si autodistrugga. Da vedere cosa tirerà fuori Lambo con la Aventador SV Jota...e poi AM, che a quanto pare prevede di dare alla luce due sportive a motore centrale sotto la Valkyrie, una competitor di 488/720S ed una da piazzare più in alto, un fratello minore di Valkyrie a quanto pare...
L'auto è una bestia ma ad essere onesto, a me, lui fa sempre un po' paura! Non mi sentirei molto sicuro a fare un giro in auto con lui.
Vero che rema meno, ma tutte quelle correzioni, a me sembrano del tutto inutili. Mi dà l'idea di essere sempre in balia dell'auto, che stia in strada solo grazie all'elettronica; il giorno che la disattiva completamente, fa la fine di Adrian Sutil (ex pilota F1). Questa è (era?) la sua Senna LM, una delle 24 prodotte. .
Messaggio/considerazione fatta da un caro amico italiano che lavora in McLaren a Woking alla notizia dell'incidente occorso a Sutil: Pilota...pilota...ha fatt'a fine d'ù cavall de sapon che s'è sciuv't dint'all'acque!! Che tradotto sta per: Ha fatto la fine del cavallo di sapone che a contatto con l'acqua, si è dissolto. Della serie "E' partito a razzo ed è finito a ca.zzo"
