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BMW, Audi e Mercedes lanciano Mappe con informazioni sul traffico in tempo reale in 60 paesi

 

Lo scorso anno, BMW, Audi e Mercedes-Benz hanno scritto la storia nel momento in cui hanno annunciato che avrebbero unito le loro forze per acquistare Here Maps da Nokia, con un offerta che vale svariati miliardi di dollari. L’obiettivo era quello di utilizzare la tecnologia disponibile della Here Company per creare un sistema che i tre rivali potessero usare per sviluppare le loro auto a guida autonoma. Da allora non si sono avute molte notizie fino a questa settimana, quando i primi risultati di ciò su cui stavano lavorando sono stati annunciati.

Come previsto, la prima cosa è stata quella di offrire l’accesso ai dati sul traffico raccolti da tutte le loro auto in diverse nazioni in modo da far evitare ai conducenti code e ingorghi. Mercoledì, circa 60 paesi hanno ottenuto l’accesso ai dati raccolti da mezzi BMW, Audi e Mercedes-Benz che giravano per le loro strade, offrendo un quadro più precisissimo sulle congestioni delle loro strade  in tempo reale. Questo, dunque, fa di “HERE” la prima compagnia che offre tali informazioni da aziende che di solito sono rivali tra loro. Ogni azienda mette a disposizione i propri dati sul traffico sugli schermi degli impianti infotainment delle loro vetture (quindi anche delle loro stesso concorrenti e viceversa).

 

Naturalmente, l’intero scopo di questa attività è che, successivamente, i dati acquisiti durante queste fasi iniziali saranno usati per aiutare lo sviluppo di auto autonome. “Le automobili autonome devono essere in grado di “vedere” tutto intorno a loro per navigare in strada in modo sicuro ed efficiente”, scrive l’amministratore delegato della HERE Edzard Overbeek in un post sul blog. Pertanto, la priorità è quella di capire dove queste vetture autonome saranno guidate e in che condizioni di traffico.

Il problema della comunicazione tra veicoli è  che tutto ciò viene effettuato tramite onde radio, e ciò significa che possono essere accessibili da terzi non autorizzati, a meno che non siano adeguatamente protette. Questo potrebbe davvero portare ad uno scenario apocalittico come quello dell’ultimo film di The Fast and The Furious, in cui gli hacker riescono a modificare il comportamento dei veicoli. Niente del genere è ancora accaduto, ma nei prossimi anni ne vedremo delle belle.

 

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